Newsletter 02.08.2025
Buongiorno,
mentre scrivo, in Consiglio regionale stiamo ancora discutendo l’aumento delle aliquote IRPEF. LEGGI QUI Come noto il Governo Meloni ha modificato gli scaglioni fiscali nazionali e si stima che questa scelta causerà un “buco” di 150 milioni per il Piemonte. Dal che la necessità di reperire nuove risorse. La manovra colpirà i redditi da 15 a 50 mila euro lordi e comporterà, per ogni cittadino, un aggravio da 33 a 106 euro. Con buona pace delle storiche promesse delle destre: mai le mani in tasca ai piemontesi! Si conferma così una distanza sempre più evidente tra ciò che il Pres Cirio racconta e ciò che il Pres Cirio fa. VEDI QUI
TRASPORTI
🔷 L’ennesima interrogazione sui disservizi della linea ferroviaria Ivrea – Torino ha prodotto un risultato inatteso e francamente incomprensibile: mi è stata negata la risposta derubricando l’atto come “non urgente”. Non mi era mai successo prima! E pensare che la domanda era semplicissima: è in agenda un incontro tra Assessore e Trenitalia per fare il punto e individuare contromisure su quanto accaduto? Infatti giovedì 12 giugno era stato fermato e poi soppresso il treno 2717 delle ore 07.25 che da Torino raggiunge Ivrea ogni mattina trasportando operatori sanitari, magistrati e dipendenti del tribunale ed altre persone che raggiungono il Canavese per recarsi al lavoro. Il disservizio aveva messo a rischio le udienze in calendario e l’assistenza in ospedale. Purtroppo non si trattava di un episodio isolato. I continui guai su questa linea, che denunciamo da troppi anni ormai, causano ripercussioni gravi sul tessuto professionale, produttivo e dei servizi di Ivrea e del Canavese pregiudicandone l’attrattività. La stessa Confindustria da tempo evidenzia come un trasporto pubblico inefficiente rappresenti un freno allo sviluppo. E la Giunta Cirio non considera urgente intervenire. LEGGI QUI
AMBIENTE
🔷 Legambiente ogni anno monitora la salute di alcuni laghi piemontesi LEGGI QUI. Dei 23 punti di captazione in 6 laghi (Avigliana, D’Orta, Maggiore, San Michele d’Ivrea e Viverone) ben 13 risultano inquinati. Tra questi solo i prelievi nel San Michele di Ivrea sono risultati a norma. Probabilmente i recenti lavori SMAT sulle condutture fognarie si stanno rivelando efficaci. Tuttavia un fatto ci preoccupa molto: la situazione sta peggiorando rispetto agli anni precedenti. Ho chiesto alla Regione Piemonte di avviare un tavolo di confronto specifico con Legambiente e con tutti i soggetti interessati per individuare ed adottare urgentemente misure di contrasto al deterioramento della salute dei laghi piemontesi. E’ un altro segnale dell’emergenza climatica che stiamo vivendo. Nel 2024 si sono registrati in Piemonte 22 eventi estremi ed è stato il quarto anno più caldo mai registrato. LEGGI QUI
AGRICOLTURA E TURISMO
🔷 Da qualche anno assistiamo alla diffusione incontrollata della popillia japonica, un coleottero che arriva dal Giappone. Le larve danneggiano soprattutto i prati e le superfici da sfalcio mentre gli adulti si nutrono di foglie, fiori e frutti. Il fenomeno è diffuso in molte aree del Piemonte e in tutto il Canavese, da Carema a Caluso e nelle vicine pianure del vercellese e biellese, da Borgo D’Ale verso nord-est. In particolare siamo fortemente preoccupati per la produzione dell’Erbaluce di Caluso Docg, un vino di eccellenza, con dati in costante crescita. Ed anche per l’immagine complessiva delle nostre belle colline. L’insetto infatti aggredisce l’estetica della pianta e ciò indice negativamente sulla vocazione eno-gastronomica ed eno-turistica che da qualche anno si sta consolidando in Canavese. In queste condizioni sono a rischio le iniziative di coinvolgimento dei turisti e dei tanti appassionati alle prossime vendemmie. Il piano d’azione messo in campo dalla Regione Piemonte è doveroso ma non sufficiente. In vista del prossimo anno occorre far tesoro delle esperienze maturate, individuando misure idonee a contenere con la maggiore efficacia possibile i danni provocati dal coleottero LEGGI QUI
INFRASTRUTTURE
🔷 Più volte ci siamo occupati degli interventi di messa in sicurezza dei ponti piemontesi. Si tratta di un investimento complessivo di 61,1 milioni di euro destinati al nuovo ponte Preti lungo la SS 565 Pedemontana a Strambinello, al nuovo ponte di Castiglione lungo la SP 92, alla manutenzione straordinaria del ponte tra Crescentino e Verrua Savoia lungo la SP 107, alla manutenzione straordinaria del ponte di Borgo Revel lungo la SP 31bis, alla manutenzione straordinaria del ponte sul Po a Carignano lungo la SP 122, alla manutenzione straordinaria del ponte di Inverso Pinasca lungo la SP 23 ed alla manutenzione straordinaria del ponte di Villafranca Piemonte lungo la SP 139, per citare solo gli interventi di competenza della Città Metropolitana di Torino. Insieme ai sindaci avevamo scongiurato il tentativo di destinare queste risorse ad altre finalità. Oggi tuttavia, nonostante gli impegni pubblici e la visita del Pres Cirio sul ponte Preti, non ci sono notizie della graduatoria che il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, guidato dal Ministro Salvini, avrebbe dovuto stilare per definire quali di queste opere saranno realizzate. Siamo ad agosto ormai e la scadenza per l’affidamento dei lavori è fissata al 31 dicembre 2025. Siamo alle solite: rimpalli di responsabilità e annunci, promesse e impegni che restano sulla carta. La sicurezza dei nostri ponti è troppo importante per essere trattata con questa superficialità. Noi non arretreremo di un passo. Attendo una risposta alla mia interrogazione e siamo pronti alle prossime mobilitazioni.
🔷 In queste settimane sono stato a Vistrorio, Orbassano, Ciriè, Chivasso, Vercelli, Caravino, Settimo Torinese, Ivrea, Agliè, Trausella, Caluso, Nomaglio, Beinasco
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